La bioimpedenziometria è la più innovativa tra le tecniche “non invasive” di valutazione della composizione corporea e di distribuzione dei fluidi corporei. È un esame di tipo bioelettrico, rapido e non invasivo, che utilizza un’apparecchiatura elettronica e un sofisticato software e si basa sulla stretta relazione tra contenuto totale di acqua corporea e le caratteristiche elettriche dei tessuti dell’organismo
L’elaborazione attraverso vari algoritmi dei dati di bioimpedenza ottenuti consente di valutare diversi parametri, i principali:
- acqua corporea totale (Total Body Water, TBW): in un uomo adulto, rappresenta circa il 60%, valori superiori sono riscontrabili nei bambini e valori inferiori nei soggetti con obesità, per il maggior contenuto di massa grassa;
- acqua intracellulare (IntraCellular Water, ICW): è l’acqua contenuta all’interno delle cellule, che si riduce con l’avanzare dell’età;
- acqua extracellulare (ExtraCellular Water, ECW): comprende tutti i fluidi che si trovano all’esterno delle cellule (plasma, saliva, linfa, fluidi oculari, succhi gastrici e digestivi, sudore, liquido cefalorachidiano, fluidi extracellulari);
- peso e percentuale della massa magra (Free Fat Mass, FFM): include muscoli, ossa, minerali e altri tessuti non grassi (Massa Tissutale Attiva, ATM). È formata indicativamente dal 73% di acqua, il 20% di proteine e il 7% circa di minerali;
- peso e percentuale della massa grassa (Fat Mass, FM) che comprende il tessuto adiposo esterno (grasso sottocutaneo)e il tessuto adiposo interno (grasso viscerale);
- peso e percentuale della massa extracellulare (ECM), formata da tessuti e fluidi esterni alle cellule;
- rapporto sodio/potassio: questo rapporto è un indice del buon funzionamento o meno della cellula. Il rapporto ideale è 1/1, se tale valore aumenta fino a 1,6, significa che nelle cellule è entrato il 60% in più di sodio e quindi il rialzo segnala un notevole aumento della ritenzione idrica (iperidratazione) e malnutrizione proteica. Al contrario, una riduzione del rapporto fino a 0,6 esprime uno stato di forte disidratazione cellulare e di malnutrizione energetica (in questi casi, sarà necessario aumentare l’introito di calorie giornaliere).
La raccolta di questi dati risulta di fondamentale importanza per comprendere cosa accade realmente nel corpo del paziente: un culturista e un uomo obeso, potrebbero infatti avere lo stesso indice di BMI (BODY MASS INDEX-INDICA DI MASSA CORPOREA calcolata sulla base di parametri quali peso e altezza), nel primo caso però ci troveremo davanti ad un paziente con un’importante massa muscolare, nel secondo invece, con un’abbondante massa grassa. Il peso quindi non è sempre un indicatore obbiettivo del reale stato corporeo di un paziente e l’utilizzo di questa tecnica innovativa, permette di comprendere le reali necessità del nostro organismo e di apprezzare tutti i progressi fatti a 360°.